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Prova Opel Grandland Electric – C-SUV alla spina secondo Rüsselsheim

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Lorenzo Schiappadini
Pubblicato il: 09 dic 2024
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SPECIFICHE IN EVIDENZA

  • MOTORE

    1 elettrico anteriore sincrono con magnete permanente

  • POTENZA

    213 CV

  • 0-100

    9 secondi

Al mondo pare esserci chi pensa che la mobilità elettrica sia di per sé la soluzione a ogni male, e chi invece va oltre, cercando anche altre vie per la sostenibilità. Opel, con il nuovo Grandland, pare appartenere alla seconda categoria. E da almeno due punti di vista.

Il primo, se vogliamo più banale, riguarda il triplice genere di propulsioni disponibili, tutti rivolti a contenere l’impatto ambientale, ma con un livello crescente di dedizione alla causa. Per il Grandland 2025, infatti, si può scegliere tra la versione ibrida, ibrida plug-in o completamente elettrica, come la protagonista di questo primo contatto.

Economia circolare

Il secondo punto di vista, riguarda tutta una serie di scelte stilistiche e di materiali, rivolte a quella che nel linguaggio del marketing di Rüsselsheim prende il nome di “greenovation”. I loghi retroilluminati, sia nel “3D Vizor” anteriore, sia sul portellone, non sono solo un vezzo stilistico, ma derivano anche dalla volontà di eliminare tutte le cromature. Nella stessa direzione si muove la scritta con il nome del modello, impressa in bassorilievo sempre sul portellone, mentre all’interno si trovano solo tessuti interamente ricavati da materie prime riciclate. 

Non solo: anche l’alluminio, una parte del contenuto dell’acciaio e alcune parti in polimero derivano dallo stesso approccio. Tanto per capirci, oltre 500 kg del nuovo Opel Grandland derivano da attività di riciclo. Il che non sarà sufficiente a definirlo come il prodotto di un’economia circolare, ma di certo inizia a rappresentare un impegno concreto.

Più grande, più maturo

Oltre alla sensibilità ambientale, nel nuovo C-SUV di Opel c’è molto di più. Anche perché lo spazio non manca, visto quanto è cresciuto con questa nuova generazione. Più lungo di 173 mm, più largo di 49 e più alto di 36, complessivamente il nuovo Grandland misura 4,65 per 1,93 metri, con un’altezza complessiva di 1,66 metri e un passo generoso appena sotto i 2,8.

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Tutto ciò si traduce in una maggior abitabilità per i passeggeri posteriori, e in una capacità di carico fino a 1.645 litri abbattendo i sedili posteriori con schema 40:20:40. Con le dimensioni sono cresciute anche le dotazioni, a partire dagli interessanti fari a matrice di LED Intelli-Lux HD, di serie sull’allestimento GS. A caratterizzarli sono i ben 50.000 elementi luminosi, che consentono di oscurare dal fascio luminoso persino i singoli cartelli stradali, evitando l’abbagliamento di riflesso.

Un motore, due autonomie

Nel caso della variante a elettroni di Opel Grandland, il motore è un sincrono con magnete permanente da 213 CV e 345 Nm, che muove le ruote anteriori. Lo stesso propulsore è abbinato a due diverse batterie. La prima, e unica disponibile al momento, è quella da 73 kW/h netti con cui lo abbiamo provato, per un’autonomia dichiarata fino a 523 km nel ciclo WLTP.

Tuttavia, essendo basato sulla nuova piattaforma STLA Medium di Stellantis, in futuro arriverà anche un secondo taglio, contro ogni ansia da ricarica: 97 kW/h per circa 700 km di percorrenza stimata tra una pausa alla spina e l’altra. A proposito di spina, cliccando qui potete leggere come si comporta un'altra Opel elettrica, ma decisamente più compatta: la Corsa.

Il resto del Grandland elettrico resterà però invariato, comprese le sospensioni, che meritano una menzione specifica per via del multilink al posteriore e degli ammortizzatori. Questi ultimi sono sì puramente meccanici, ma grazie a una valvola e a un secondo circuito dell’olio, rispondono diversamente in base alla frequenza con cui vengono sollecitati. In pratica, una soluzione semplice ed efficace per unire la comodità tipica di un SUV, con una maggior precisione di guida.

Prova Opel Grandland Full Electric: comfort per tutti i giorni

Salendo per la prima volta a bordo per la prova dell’Opel Grandland, le prime impressioni di segno positivo si hanno dalla buona qualità generale percepita. Mi riferisco sia al suono sordo e sicuro con cui si chiudono le portiere, sia alla piacevolezza al tatto e alla solidità delle finiture interne. La sensazione è più di concretezza che di opulenza, ma non c’è nulla che appaia fuori posto o non curato.

I sedili sono certificati da AGR per quanto riguarda l’ergonomia, e la mia schiena si trova perfettamente d’accordo con l’ente autonomo tedesco che li ha valutati. Certo, la prova è stata breve, ma la sensazione di comfort è ottima, così come la regolabilità del supporto lombare. Il tocco finale per dei sedili esenti da critiche sarebbero state le regolazioni elettriche, purtroppo assenti.

La comodità è poi un tema che permea a 360° l’esperienza alla guida di questo C-SUV tedesco. L’insonorizzazione è molto buona, gli ammortizzatori rispondono bene alle sconnessioni – reagendo con un poco di insofferenza solo a quelle più marcate – e lo sterzo non brillerà per precisione, ma è ben equilibrato tra leggerezza e consistenza. Inoltre, i 36 litri di spazio disponibile tra vani e scompartimenti vari, aiutano a tenere in ordine pressoché qualsiasi oggetto o effetto personale.

Tecnologia sì, ma senza eccessi

Un altro elemento che credo piacerà a molti, è il passo indietro fatto da Opel in termini di dimensione e intrusività degli schermi rispetto alla moda imperante di questi anni. Ce n’è uno da 10” dietro al volante e un altro da 16” al centro della plancia, con in più le informazioni essenziali replicate dall’head up display.

Il tutto ha un andamento orizzontale, sufficientemente integrato con la plancia e, soprattutto, accompagnato dai tasti fisici per le funzioni essenziali, come la climatizzazione.

Insomma, la tecnologia c’è e non passa inosservata, ma almeno nell’abitacolo del Grandland ci si sente effettivamente in un’automobile, e non in una sala giochi.

Lo sprint che serve

Dal punto di vista dinamico, questo SUV Opel non riserva grandi sorprese. Lo spunto da fermo è ottimo per districarsi in qualsiasi situazione urbana, dopodiché la spinta dei 213 CV si affievolisce in fretta sotto il peso di oltre 2.100 kg a vuoto. Per la cronaca, sono circa 200 in più della variante plug-in, mentre rispetto alla ibrida 48v la zavorra extra è di oltre 500 kg!

Nonostante ciò, il telaio risponde con coerenza e solidità anche quando si va un pizzico oltre la guida cittadina: l’importante è non pretendere reazioni sportive, specialmente dai freni, che svolgono il loro compito da sufficienza piena, ma con un feedback un filo spugnoso del pedale.

Restando in tema di decelerazioni, con le palette al volante si può regolare su tre livelli la frenata rigenerativa. La prima impostazione è piuttosto libera, mentre la terza è abbastanza intensa da rendere necessaria l’accensione degli stop, ma non da consentire una guida affidata al solo pedale destro.

Chi è stuzzicato dalla guida “one pedal” in elettrico probabilmente storcerà il naso, mentre per il mio stile di guida non è un difetto. Anzi, personalmente ho utilizzato per quasi tutto il tempo l’impostazione di mezzo che, guarda caso, ricorda nell’intensità un freno motore medio di un motore endotermico.

Prova Opel Grandland 2025: l’elettrica costa meno (della plug-in)

Nell’arco di un primo contatto così rapido, non c’è stato materialmente il tempo di verificare i dati su autonomia e consumi. Tuttavia, ormai un po’ tutti abbiamo preso le misure al ciclo di omologazione WLTP, dunque dai 523 km dichiarati è legittimo aspettarsi percorrenze nell’ordine dei 300-350 km effettivi a seconda del percorso e del piede.

Insomma, nulla di trascendentale, almeno per ora: la versione "long range", con circa il 30% in più di capacità, sarà sicuramente più interessante per chi vuole viaggiare in elettrico.

A tal proposito, un cenno finale in questa prova del nuovo Opel Grandland, va fatto al listino. Non solo per il compito doveroso di riportare i prezzi, ma anche per notare come l’elettrica non sia la variante più costosa.

I prezzi partono infatti dai 35.500 euro della Opel Grandland Hybrid, per poi salire ai 40.950 della Electric e arrivare infine ai 42.500 della PHEV, tutte cifre riferite all’allestimento d’ingresso Edition (cliccando qui potete accedere direttamente al configuratore Opel per farvi un'idea più dettagliata). Un Grandland elettrico come quello della prova, dunque con il più ricco allestimento GS, costa 43.450 euro.